Vincenzo Mercurio
IL VINO NON E' UN PRODOTTO MA UN PROGETTO
Due parole per raccontarvi chi sono
Nel 1974 la vendemmia fu molto controversa, in molti raccontano che sembrava perfetta, poi le piogge di settembre resero tutto più complicato.
Il risultato fu molto buono, una vendemmia a 4 stelle, e alcuni bianchi eccellenti.
In quella vendemmia avevo solo 8 mesi, troppo piccolo per ricordarmela.
La mia più grande passione è sempre stata quella di andare a caccia di “emozioni”.
Ho sempre avuto una gran voglia di comprendere il complesso meccanismo alla base delle emozioni che provavo e per farlo inconsciamente per anni ho conservato i miei ricordi archiviandoli per luce, odori, sapori, rumori, musica; una porta sempre aperta in grado di farmi entrare e uscire dal passato provando la stessa intensità emotiva.
Un bel giorno senza preavviso alcuno mi sono imbattuto in uno dei miei più grandi amori: il Mondo del Vino.
Una sintesi di scienza e di arte in grado di generare emozioni: due aspetti, due facce per dimensione e peso molto diverse sulla stessa medaglia.
Una rara sintesi di Armonia tra Natura e Uomo.
La Natura per essere rispettata ha bisogno di essere compresa e per comprendere un ecosistema che ha più di tre miliardi di anni una vita intera non basta.
Dedico tanto tempo allo studio e ritengo che la comprensione del nostro percorso personale e professionale sia possibile attraverso un approccio olistico, cioè senza confini.
Ho avuto la fortuna di poter frequentare l’università laureandomi in scienze delle preparazioni alimentari e in viticoltura ed enologia, poi una specializzazione, in totale dieci anni di libri, esami, ricerca, esperimenti e di giovane ebrezza dell’essere studente.
Ora dopo anni di studi e di esperienza lavorativa ho una certezza, quella di non sapere.
Quello che sono professionalmente lo devo in parte alla mia famiglia, quella in cui sono nato e quella che ho generato con mia moglie Rossella.
Un bel giorno ho incontrato per caso un grandissimo produttore di vino, il Re del Barbaresco, Angelo Gaja che raccontandomi il suo percorso di Artigiano mi ha parlato di sua nonna, Clotilde Rey e del suo motto: "Fare, saper fare, saper far fare e far sapere".
Bene, in questa frase c'è la sintesi perfetta dei miei progetti e del mio percorso professionale.
Fare e saper fare: equivale a tanto studio e tanta pratica quindi: esperienza.
Saper far fare: essere in grado di formare gli altri a fare bene, mi ha spinto a creare una rete di validi collaboratori e poi la wine academy con i suoi corsi di Cantinologia dedicati agli artigiani del vino.
Far sapere: Fare un grande prodotto senza riuscire a farlo conoscere equivale quasi a farne uno cattivo. Con il progetto Le Ali di Mercurio aiutiamo i produttori a portare in giro per il mondo i loro vini e a rendere noti i loro sacrifici.
In realtà avrei dovuto usare questo spazio per raccontarvi che sono un Winemaker, un enologo consulente, che aiuto da più di venti anni i produttori a confezionare emozioni, racconti della loro vita, del territorio e della storia che li ha generati; che sono incondizionatamente per il vivere la natura con approccio sostenibile, Biologico, Biodinamico; che non vedo l’ora di vivere l’ebrezza di una nuova vendemmia; che lavoro in tante regioni d’Italia, mi confronto con molti vitigni; che grazie anche al mio lavoro i produttori ricevono molte gratificazioni, ma questo ve lo racconterò più avanti.
Sono un inguaribile ottimista, penso di aver continuamente bisogno di libri e di vino da condividere, e penso ancora di essere un giovane studente con tanta strada da fare.
Ma in fondo la vita senza ottimismo e senza vino è come un quadro senza colori, una canzone senza l'audio, un amore senza brividi.
Con il mio spirito libero recepisco le vibrazioni che un luogo riesce a trasmettermi senza imporre uno stile.
Le procedure per realizzare una vinificazione devono essere come un abito su misura. I Vini prodotti con il mio metodo sono sempre vini dotati di grande personalità ed identità propria. I migliori vini credo siano quelli in grado di raccontare le loro origini.
LE COMPONENTI DELLA QUALITA’ DI UN VINO
45SUOLO & CLIMA & VITIGNO
45UMANITA' DEL PRODUTTORE
10LA MIA PASSIONE
100QUALITA' DEL VINO
Vendemmie
Ogni vendemmia rappresenta un esame, sempre diversa sempre imprevedibile. L'esperienza aiuta a prevedere i problemi prima che arrivino.
Vitigni
Ogni vitigno ha il suo carattere e la sua storia. Vanno trattati con la consapevolezza che nelle loro diversità sono custodite le loro ricchezze.
Vini
I vini prodotti ogni anno con il mio metodo sono tutti diversi tra loro, chiaramente riconducibili al territorio e al produttore.
Il Winemaker
Può essere paragonato al regista di un film, non è l'autore e nemmeno un attore, ma colui che da un copione (vitigno, territorio, storia) e da un attore (il produttore), scegliendo fotografia, luci e colonna sonora, riesce a creare un film unico, in grado di regalare forti emozioni al pubblico.
LA NARRAZIONE
dicono di me
I giornalisti hanno la proprietà di sintesi che li rende simili ai grandi pittori, con un colpo di pennello ti riportano in un luogo lontano dove suoni, odori, sapori ti fanno vivere un attimo esotico a casa tua.

Vincenzo Mercurio il Winemaker abile nell'interpretare vini complessi

Vincenzo Mercurio è un wine maker a cui piace volare alto, si è fatto conoscere per il suo approccio sempre rispettoso per i territori in cui viene chiamato a lavorare. Molta Campania (ovviamente), ma non solo... si è spinto anche in Sardegna, in Puglia, in Basilicata, in Molise, persino in Friuli. Sempre con ottimi risultati, realizzando vini mai scontati perfettamente aderenti ai territori di provenienza delle uve.

TALENT SCOUT DI TERROIR
Le uve sono i suoi figli, il vigneto un paesaggio da custodire e lui è, oggi, il padre indiscusso della nuova viticoltura del Mezzogiorno.

... DEI VINI NON VUOLE CHE SI RICONOSCA CHE SONO I SUOI, MA SOLO LA NITIDEZZA DI UNA FOTOGRAFIA FEDELE DEL TERROIR E DELLE PERSONE CHE LO HANNO CREATO. ECCO CHI È VINCENZO MERCURIO

Tanti vini diversi, tante espressioni tipiche di territorio, ciascuno rispettando origini, storia e tradizione, privi di qualunque forma di omologazione. Nel rispetto di una natura che si fa complice, con chi la sa ascoltare.

Conosco Vincenzo Mercurio da parecchio tempo, l’ho incontrato per la prima volta durante una serata organizzata presso l’azienda di Antonio Caggiano; poi da Mastroberardino e in più occasioni quasi sempre in eventi campani. Gli anni passano e Vincenzo non si è certo accontentato dei successi ottenuti con la sua professione, ha sempre avuto nella testa la voglia di fare qualcosa che andasse oltre il ruolo classico dell’enologo.
Vincenzo presta la sua consulenza in vigna e cantina, con risultati che è facile notare, grazie non solo alla sua consolidata esperienza, ma anche al suo approccio estremamente rispettoso che guarda al biologico come filosofia di vita, dove l’ecosistema rappresenta la base essenziale da cui partire per fare eccellenti vini.Il risultato è stato decisamente positivo, non solo per la qualità media dei vini, ma anche perché è piuttosto evidente il filo conduttore, il percorso che li accomuna nonostante provengano da luoghi del tutto diversi: la sincerità, la naturalezza espressiva. Sembrano parole banali, ovvie, ma non è così, ci sono molti vini ben fatti, ma limitati da una tecnica troppo evidente, che non gli permette di avere quello slancio, quell’energia pura che è in grado di lasciare una traccia dentro, di muovere le corde dell’emozione.
Ecco, questi vini hanno in comune il merito di saper trasmettere qualcosa che va ben oltre i riconoscimenti organolettici, che non può essere racchiuso in una valutazione numerica, ma diventa espressione di uomini e territori, di lavoro e passione, di rispetto e devozione, di sacrificio e riscatto.

Alta qualità assicurata dalla supervisione tecnica del winemaker Vincenzo Mercurio, ormai nel pieno della maturità professionale nonostante l’ancora giovane età.

In ogni campo esistono personalità forti e predestinate, che si caricano di problematiche di carattere collettivo per lo sviluppo del territorio in cui operano, mettendo a disposizione le loro capacità professionali, le conoscenze e le competenze senza perseguire scopi utilitaristici o puramente personali. Queste figure integerrime, di cui posso vantare molteplici frequentazioni, le definisco “risorse territoriali” che fanno soltanto del bene al comprensorio di appartenenza, e non solo, e ne rappresentano una fortuna, perché con il loro disinteressato ma determinante contributo li accompagnano verso una sicura, sistematica ed esponenziale crescita.
Vincenzo Mercurio, affermato enologo stabiese, è proprio uno di questi personaggi di rilievo che si spende per il bene della comunità. In tutta Italia segue con scrupolo, attenzione e competenza una ventina di aziende vitivinicole, che ha associato sotto il progetto delle “Le Ali di Mercurio”. A tutte garantisce in egual misura incontri programmati, serate di degustazione dei vini e partecipazione e condivisione alle problematiche di carattere sociale.

A noi piace molto perché cerca sempre di seguire l’istinto del territorio in cui opera e questo è il motivo per cui i suoi vini hanno sempre un carattere preciso e distinto
CONSULENZA
